foto di Piero Orsoni
Prima che la tua barca
eludesse la curva dell’isola
il dorso della montagna, ombre terrene
sassi arsi e catastrofi rosa
prima che la tua barca
curiosa al giro dell’isola scivolasse
sul mare che sottrae graniglia al monte –
ti sei lasciato una vita alle spalle
consumata in frastorni, ora contempli
l’assoluto blu dal balcone
attimi di luce danzante sull’acqua
lentamente onde lustrare ciottoli
quasi a scolpire un giardino zen
in assioma perfetto
isole viola sfumano in profili
sull’orizzonte, la sera
poi, quando sparano per la festa del Santo
senti aromi brucianti, canti, risate al vino –
sul paese, una mappa di stelle
vertiginosa
prima che tu fossi qui
a dondolare in respiro di sale –
traevano auspici dai gabbiani gli eroi
le sirene scioglievano i capelli
fra scogli liquidi, rosa
nel fondo, dormono naviganti
catturati dal dio senza luce
li trafisse, spense le loro vite
seppellì anfore nella sabbia