Strani uccelli sull’acqua e torri d’aria…
è novembre di sole a spicchi:
i colori di vetro sulla laguna
seminano orti conclusi e spasmi
nelle mani che strappano muffe
cascami di piante smorte
sulle pietre, sui nomi sommersi
il mio nome è una preghiera di seta
è giunto anche aprile, la primavera dei morti
soffiata giù dai rami tra mille mandorle d’occhi
sui ponticelli di legno gemente, sull’acqua che abbrivia
maggio contorto fra tempeste e vento di sole
somiglia all’ombra di travi, la disperazione è una lama
dondola a vuoto e ancora si protende