Tu conosci le pieghe del silenzio
in gomito d’alba, il gonfiore d’attesa –
petalo di camomilla e fiore
d’aspidistra e narciso – e conosci
l’oboe che accende gli occhi, fiato
ondulato e lieve, la mano sul piano
forte, lo squillare del sangue
ed un sorriso timido, dimenticato
sapresti portarmi sul prato
dove saremo giovani ancora
steli dondolanti, bambini e pistilli
staremo insieme, futuro e passato per mano
sul calare dell’ombra col vento di valle
che sale, inghiotte e sperde ogni suono
in tintinnio di cristallo lontano