D’inverno
l’inquietudine ha sogni con uncini
microrisvegli come traumi –
il silenzio notturno è ghiaccio con crepe
nell’attesa dei giorni lattiginosi
scendo nell’incoscienza senza pensarci
mi spersono nel buio con sollievo
bracciate di leggerezza e raggiungo
non-luoghi di denso riposo