Scuoti la malinconia sprezzante
giù dalle spalle nude
concentrati, tira il filo della vita
estrai dal profondo
la fune che ti lega all’inizio
fra ondulate ipotesi e danzanti illusioni
tira la corda vibrante, tendi le braccia
non lasciarti sfiancare dall’elegia –
fra strappi di seta sfrangiata
e catastrofi di visioni contorte
giungerai nell’abisso verde bottiglia
nell’abbagliante nero più nero
la processione del destino si arresterà
nell’inizio vedrai la fine