La tempesta che lima, l’onda spiana
le tue ossa future, conchiglia
nella sabbia inarcata, calda
dentro il brivido d’acqua gonfia d’aria –
ti consola il reticolo di luna, un volo
di lontane ali quasi in collasso
stellare, una lenta cantilena – il silenzio
profondo
Conchiglia d’ossa
marzo 1, 2015 di marinaraccanelli
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è una poesia che abbraccia l’intero infinito colto da uno sguardo o con una sensazione, ottima forma dei versi e la connotazione del linguaggio
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Grazie per il commento, gradito anche perché viene da una persona che, come lei,scrive niente male davvero!
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Suggestiva
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Tornerò al tuo sito, Anna, con calma, per gustarlo come merita
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quando vuoi, la porta è aperta 🙂
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Sono senza parole. E’ bellissima.
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grazie:-)
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