Costruisci piramidi rovesciate
con le tue braccia ed un violino
tracci sentieri di cristallo spiovente
nel tempo astratto e trasparente che tu sai
e ancora vai, non smetti di chiedere
conclusioni dai salici – con loro ondeggi
nelle loro cascate tremi ed ascendi
precipiti verso l’alto strappando a strisce
l’apparenza dell’universo
hai spalancato fori in un altro luogo
dove si abbracciano gli estremi
e convergono mondi