il cimitero
è regno dei gabbiani
dall’occhio feroce – ma
dopo l’inverno vuoto
tornano i passeri festosi
con ghirlande di chiacchiere
sparse – il merlo
popola Cannaregio a primavera
interroga tegole, vento e siepi
domina il mondo dalle antenne
con insistenza melodiosa
il merlo a primavera
aprile 14, 2015 di marinaraccanelli
Dopo un inizio “feroce” come gli occhi dei gabbiani passi a un registro festoso e primaverile fra passeri, merli e suoni melodiosi, molto evocativo dell’ambiente che descrivi: si riesce a sentirsi immersi e a vederli, questi uccelli sulle antenne e a sentire il vento e il risorgere della natura. Bello il contrasto con il cimitero.
"Mi piace"Piace a 1 persona
grazie per il bel commento, davvero lusinghiero per un testo che mi è venuto con una certa “facilità”, senza troppe riflessioni nè ripensamenti!
"Mi piace"Piace a 1 persona
quasi un ossimoro : cimitero/primavera, delineato con immagini che passano dal freddo al tepore in una sincronia di sensi che coinvolge. Una bella immagine che si snoda da e con la percezione, rendendo l’atmosfera che se ne coglie una sorta di rivincita e rinascita. Molto bella e delicata. Ciao
"Mi piace"Piace a 1 persona
grazie, Rosario! amo molto i contrasti (nell’arte, non nella vita) e mi pare che dalle intime – e non – contraddizioni nasca spesso la voglia di scrivere e anche la possibilità , entro i propri limiti, di riuscirci. ciao
"Mi piace"Piace a 1 persona
Sei brava. Potrei dire che mi fai venire in mente Saba, ma tu sei tu.
"Mi piace"Piace a 1 persona
troppo gentile, Anna! Saba è stato fra le mie prime letture poetiche, un grande che a volte mi piace tantissimo, a volte meno- parlo di valutazioni soggettive, ovviamente
"Mi piace""Mi piace"