La mia scatola vuota ora è ricolma,
con parole di sangue e uccelli d’aria
se deserti e montagne ci hanno visti
e il biancore a riquadri da ospedale
qui dobbiamo arrivare – e siamo giunti
da autostrade e sentieri, dalle piste
su veicoli oppure a piedi nudi
da vertigini in pietra o dalle fosse
che comprimono corpi vegetali
alla fine del viaggio questo è il punto
ed è il bordo sinuoso dove deve
ogni vita disfarsi – il tempo è tutto
non sfilare gli anelli all’armonia
L’ha ribloggato su mioblogdeiblog.
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molto bello e originale il richiamo primo e ultimo verso (già poesia a sè). Una metafora sul viaggio che vuol significare vita : un percorso irto e ingombrante a volte, che ci vede attori troppo poco protagonisti. Complimenti Marina. Ciao
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grazie, Rosario:-)
mi ha colpito la tua osservazione sul fatto che troppo spesso siamo “attori troppo poco protagonisti. “, hai intuito fra le righe qualcosa che ha a che fare con la mia vita – ma anche con quella di quasi tutti, temo….
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Poesia criptica Marina. La sensazione è quella di un percorso finale che ci accomuna e proprio per questo motivo non bisogna dimenticare quanto sia importante e prezioso il tempo a nostra disposizione.
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proprio così, Anna, la vita è un viaggio ma anche è come una musica, nella quale c’è un’armonia, ma c’è anche un ritmo…se sbagli il ritmo, la musica si sfila, perde efficacia …
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