Il mattino ha un respiro sottile
delicate inquietudini nell’aria –
e non parlo del merlo
mio compagno dei giorni dispari
il mattino ha un sentore d’orto
anche se l’erba è disseccata,
di brezza che scuote i cespugli
di bambini all’asilo
il giorno è fuori, non lo vedi
tra oleandri rigonfi di biancore
promesse vibranti spezzano i vetri
sono scomparse le rondini