Io mi sono definita così
dondolando sul galleggiante
gli occhi fissi al metallo che luccica
sospesa in un attimo
che può durare per sempre forse
così io mi vedo e sento, senza
definizione
senza definizione
settembre 20, 2015 di marinaraccanelli
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Sensazioni del profondo, espresse in versi di particolare originalità
Un saluto, poetessa,silvia
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grazie per l’appellativo che mi dai, Silvia, comunque non credo mi definisca: sono soltanto una persona che, a volte, si esprime in versi
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Bellissima quella pausa che imponi mandando a capo l’ultima parola: ci sta tutta la sospensione che dici. Mi è piaciuta molto.
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Rileggendola ora, dopo la precedente e dopo il mio commento alla precedente, mi aumenta un senso di disperazione … e quel bruttissimo volto deturpato dalle venature dell’onice (sembra onice) che cancella gli occhi … mi auguro che sia passato, che tu stia bene …
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ciao Judy, ti assicuro che sospensione non è disperazione, anzi …e, se è difficile definire se stessi, in fondo non è un male, basta accettarlo ed ha i suoi lati positivi….quanto alla statua, è questione di gusti, ne ho visto una mostra qui a Venezia ed è una scultrice molto interessante, dal vivo le sue opere, tratte dalla grezza pietra, hanno un fascino primordiale e rappresentano divinità etrusche. Si chiama Emily Joung.
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