Cerchio d’acqua – pozzo di desideri
hai pareti di trasparenza
verdazzurro vetrosa
corpo lucente, sigillo convesso
sul fluido nulla
l’acqua mi chiama
sprofondo nei barlumi di un nido
occulto
scendo ancora
mi rovescio nel punto zero
liquido informe, in tangenza
di solitudine estrema
mi disegni l’abito transitorio
di pelle sottile – dentro, esisto
volto antico e sfocato
da lontananze crudeli
un sorriso chiaro ti affiora
lampo obliquo nell’acqua –
ho sapore di terra in bocca
gocce di cielo negli occhi
cerchio d’acqua, pozzo
di fluido nulla
Un richiamo ,quello dell’acqua che ci fa tornare alle origini, a quel ”nido” dove il mondo ancora non ci turbava. Bella e intensa cara Marina. Un abbraccio. Isabella
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Grazie Isabella, sai andare alla radice delle mie emozioni inconsce. Ricambio l’abbraccio
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Ci provo perché sai che mi piace quello che scrivi. Se riesco poi ne sono felice. Grazie a te . Un grande abbraccio. Isabella
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Quel lontano “nido” di liquido amniotico, in quel punto zero delle origini…. Per ritrovare se stessi, in moti di primitive percezioni sensoriali. Un saluto.
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Un saluto a te, Lulu! Ho scritto questa poesia alcuni anni fa, ma l’ho riproposta adesso perché, con questo caldo, l’acqua è un richiamo irresistibile 🙂
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