Di tanto in tanto, l’isola dei morti
si staglia fra cielo e mare –
convergenza sospesa tra voli
i corridoi dei vivi, sorretti dall’acqua
disegnano curve sulla laguna –
di tanto in tanto, la marea dei viandanti
vacilla dondolando su pietre
e mille vele dalle punte aguzze
rompono i gonfiori a ventaglio, sbandano
veloci al punto di fuga
L’ha ribloggato su l'eta' della innocenza.
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Un poetare intenso ed enigmatico, che ho molto apprezzato per l’originalità
Un saluto, Marina,silvia
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grazie a te,Silvia, ricambio il saluto:-)
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