Un oceano di sonno senza violini:
mi piacerebbe scivolarvi dentro. ..
torrenti di suoni si gettano
nell’alveo di danze vibranti –
se il pianoforte racconta una storia
un violoncello sotterraneo tocca
sabbie profonde nell’anima –
il violino si slancia d’imperio
l’intreccio avvolge ogni cosa
in elegie senza riparo…
i nervi scoperti sono un grido silenzioso
ecco infine l’oceano senza nome
mosso appena da imperturbabili suoni
è l’oceano di sonno senza violini
ti sommerge con un tremito viola
Bellissimo l’effetto di quel “senza violini” attribuito all’ “oceano di sonno”, forse perché è come rimarcare cosa ovvia che però diviene sottolineatura potente grazie alla libertà dell’immagine. E che dire del “viola” finale?
Però non odiarmi, ma la cosa che più mi colpisce in questa pagina è quel cielo. Non quel magnifico e inquietante cielo arancio, bellissimo, ma quello squarcio di azzurro che l’angoscia soffocante e così turbata dell’arancio lascia passare…
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ciao Judy, ti ringrazio per quanto hai scritto di bello sui miei versi , e non ti odio di sicuro perchè ti piace l’immagine che ho scelto. non per niente l’ho scelta, piace moltissimo anche a me! la tua osservazione in proposito mi ha fatto capire il motivo della mia istintiva preferenza rispetto ad altre immagini, e risiede esattamente nelle tue parole.
Del resto sono anch’io così, piena di incertezze e oscurità, però al di sotto o al di là di questi a volte futili tormenti cerco sempre il mio sole:-)
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Notevole suggestione , e forte impatto visivo e non solo per questo pezzo che sa affascinare attraverso suoni che sembrano arrivare da lontano. Complimenti come sempre cara Marina. Un caro abbraccio, sei bravissima. Isabella
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cara isabella, ti ringrazio di cuore per la tua attenzione e per le gentili parole:-)
ricambio l’abbraccio
marina
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Grazie a te Marina. A presto davvero. Isabella
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