Persa nei campi elisi di un balcone
ascolti il suono delle cicale
attutito dal tempo
bimbi nudi e salati corrono fra le dune
selvagge degli Alberoni
era un altro millennio e il vento
respirava tra i rami degli oleandri
come fa ora lungo i condomini
ti chiamavano Pupa, abbronzata dal sole
del mare e della montagna
ricordi sempre più lievi
galleggiano nei tuoi capelli d’argento
di giorno sogni, la notte scompari
dietro persiane sbarrate
ma continui a sentire un suono
come di cicale lontane
cicale lontane
luglio 20, 2018 di marinaraccanelli
Santo Cielo, come è struggente! E la chiusa!
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si fanno sentire, non si fanno vedere: così vicine, così lontane
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Una dolcissima poesia che solo tu potevi scrivere. Con quel delicatissimo volgersi indietro per poi ritrovarsi presente in una vita dove ancora sentire quel suono di cicale lontane, niente altro è che rivivere il tempo gioioso della giovinezza. Un grande abbraccio cara Marina. Buona mese d’agosto. Isabella PS Mi volto mentre scrivo questo commento e trovo il tuo nome tra le notifiche. Sesto senso ? Baci
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Grazie Isabella, mi fa piacere che ti sia piaciuta la mia poesia . A mia volta, devo congratularmi con te per l’ impegno attento ed approfondito con cui hai affrontato il difficile tema dei soldati nel prima guerra mondiale : il tuo è un bellissimo articolo a tutto tondo, con una parte storica ed una creativa. Sei brava davvero
Un caro saluto
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Cara Marina questo tuo commento me lo tengo stretto al cuore. Sai le mie origini venete mi hanno spesso riportata a zone dove la Grande Guerra si è svolta, penso al Pasubio ad esempio. Da ragazzina con i miei feci tanti giri lì raccogliendo anche qualche cimelio, come lattine arruginite. Quindi visitando poi fortini italiani e anche austriaci, mi sono sempre un po’ documentata. Le testimonianze di tanti giovani morti sul campo penso parlino da sole e mi è piaciuto condividerle. Ho anche un altro post più vecchio di cui se vuoi e ti interessa leggerlo ti lascio il link. Penso che nei cento anni di ricorrenza sia doveroso parlare di una guerra che fece carneficina di tante giovani vite ( considerando anche il fatto che di comodità all’epoca poche ce n’erano ). Grazie di cuore. Un bacio. Isabella
Ecco il link
https://isabellascotti.wordpress.com/2014/10/29/cento-anni-1914-…i-che-raccontano//
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Cara Marina quando sei libera , passa da me . C’è una sorpresa che ti aspetta. Un caro saluto. Isabella
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