Vivere accanto al sasso
nel silenzio addensato da fruscii
di sgretolamenti minimi
che il ghiaione sotterra
stendersi, filo d’erba tra fili
sull’orlo rosso dell’autunno –
nel pallore d’immensi cieli
essere foglia
macerata tra foglie
roccia rigata da un gocciare
incessante
guglia scomparsa nella notte
vapore di luce
che la luna attraversa
ventaglio di gocce
nell’aurora
anche i sassi possono parlare per raccontare la nostra storia… brava come sempre!
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anche noi possiamo sentirci sassi, fili d’erba, nuvole….
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Condivido con te questo sogno, da tanti anni e nemmeno ti conoscevo… Tu però lo racconti molto meglio di me!
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ma davvero? però sei brava anche tu…ho visto che ultimamente ti sei ispirata più volte a montagne che conosco ed amo anch’io
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sono le mie vacanze, le mie montagne…
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Che meraviglia !!! Ha una musicalità straordinaria..Quel mescolarsi alla natura, ”filo d’erba tra fili, foglia macerata tra foglie” lo trovo immagine molto incisiva del tuo sentirti partecipe proprio della natura che ti circonda e non solo. Il fascino della montagna , la materia inerte, il sasso. Tutto mi piace di questa poesia, molto sentita. Brava, brava. Un abbraccio. Isabella
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grazie mille, Isabella, sei molto gentile e scrivi commenti bellissimi! comunque, è vero che ci si esprime meglio, in prosa come in poesia, quando l’argomento è particolarmente sentito e le parole nascono da una serie di esperienze e ricordi che vengono da lontano, magari addirittura dall’nfanzia o adolescenza.
Ricambio di cuore il saluto e l’abbraccio
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Condivido mia cara Marina. Per quanto riguarda la gentilezza mi piace essere gentile , credo in questa forma di comunicazione. Grazie Un bacione a te. Isabella
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