La mia piccolezza
L’inconscio di stelle
in me alimenta
la fame di bellezza, l’arpa leggera
arroventa nel suono
l’ode straniera, nel sonno della sera
inargenta l’anima
la tristezza. Lenta lenta
la rima nel cuore s’accorcia, brilla
una nuvola
senza che la senta, nell’eternità
m’annienta
l’azzurro, nel sangue
s’addormenta. L’urlo
senza far rumore violenta
nel canto universale la dolcezza
dell’asprezza.
di Irene Rapelli, qui:
*
IL PAESAGGIO
Il paesaggio stamattina allungava le braccia
e veniva a prendermi dalla finestra
voleva scuotere il respiro statico della notte
e farlo scivolare giù dove ci sono frammenti delle vite
e insolito come il silenzio assuma le vesti della natura
e borbotti e fischietti aprendo leggere fessure ai miei pensieri
i miei polmoni sono così pieni che vorrebbero uscire
e mescolarsi all’aria tenera che accarezza le viole
sono contenta e scrivo parole che non uccidono
loro si sono innamorate di un aquilone!
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Sempre brava! Un abbraccio Marina. 🌺
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grazie!
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