Il silenzio del mondo
in una stanza:
ogni cosa al suo posto
il nulla al centro
nella città di pietra irreali
sgusciano ombre, girano gli angoli
il respiro si spezza nell’aria maligna –
una bellezza oscura
sotto una patina opaca
sola nell’acqua lattiginosa
scivola un’anatra con piume
morbide
Anche io sto invidiando quell’anatra o, se preferisci, i merli che devastano allegramente la pacciamatura delle mie azalee. Che fioriscono, comunque.
Non ho mai sentito così forte il contrasto tra la gioia indifferente della natura in primavera e ciò che sono io, o noi tutti: quest’anno siamo più simili gli uni agli altri, nell’impossibilità di un volere senza esito.
Ieri ho dovuto compiere un viaggio in auto ed ho visto campi, alberi e giardini diversi da come me li ricordavo un mese fa.
Però aspetto Pasqua. Perché ci sarà, comunque.
Ciao … come dicono continuamente loro. tc
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Cara Judy, siamo in una situazione strana e irreale (moltissimi purtroppo in condizioni tragiche o drammatiche); l’uomo non è più il re del creato, la sua vita vale meno di quella di un’anatra..
Non possiamo fare altro che attendere e avere pazienza, e non perdere quel poco di speranza che ognuno a modo suo cerca di tenere stretto
Un abbraccio
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