
Foto di Luca Campigotto
La notte, una finestra chiusa
gli angoli delle stanze piegati
in silenzio imperfetto –
rotoli di parole davanti
e dietro a me: l’elenco spese
un lucernario a chiarire
cose non fatte, e ciò che avrei potuto
e tende appese come vergini kore
colonne urgenti a contemplare
peccati, errori ed omissioni
poi, montagne di vuoti a perdere
una lavagna di post-it come insetti
il chiodo nella mia mente, e fuori
un mondo intero, ma non più
reale