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Archive for the ‘Uncategorized’ Category

LucaniArt Magazine

Alfa ed omega

Non canto più – capitolo chiuso.

Fine delle emozioni a onda
e dei cuori all’unisono –
la mia clessidra è capovolta
non più
arcobaleno di sabbia
ma nebbia e cenere

troppo a lungo
è stato uniforme il tempo
e lo spazio stretto –
il mondo, roso dal virus,
ora esplode

non canto più: ora è tempo
della voce intima: scorre e vive
dietro il suono
dentro le parole non dette
nella caverna dell’anima –
alfa ed omega di un suono eterno:
siamo usciti e ritorneremo
nella sua liquida sfera

Marina Raccanelli

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LIMINA MUNDI

omaggio a un poeta, Giorgione, 1505

Una vita in scrittura

L’invito è stato rivolto da me a Marina Raccanelli che l’ha interpretato come segue.

Grazie infinite a Marina e grazie a chi si è fermato a leggere.

Per la maggior parte della mia vita, la letteratura è stata romanzi da leggere e poesie da assaporare (o con cui annoiarsi, a seconda dei casi), con qualche vago tentativo di emulazione adolescenziale per quanto riguarda i versi.
Più tardi, quando la vita mi ha presentato il conto e mi sono scontrata con situazioni per me difficili o impossibili da superare, o perlomeno accettare, ho incontrato per mia fortuna lo sfogo della scrittura. Ed ho riempito diari su diari, quadernetti squinternati fitti di parole torrenziali…a poco a poco, la corrente è diventata meno impetuosa ed ha rallentato, le mie parole si sono messe, spesso senza la partecipazione della mia consapevolezza razionale, in un…

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Avremo albe simili a tramonti
e tramonti in albeggiare di stelle –
nei vapori sulfurei come torri
sgorganti da profondità
anni luce lontane
vedremo
approssimarsi l’inizio – nulla vertiginoso
senza fiori né piante né pensieri

non vedremo più albe sul mare
né tramonti
sui profili delle montagne

l’universo nel punto zero
sarà simile al buio dopo il crollo
dei giganti ghiacciati –
sterminati deserti dopo il fuoco
ed un bianco disastro nucleare –
nessuna croce sui genocidi
e gli olocausti per fame

possiamo immaginare il punto zero
anni luce di stelle e il nostro mondo
inghiottito dal buio nel collasso
finale

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Buon San Valentino

https://it.wikipedia.org/wiki/San_Valentino_(festa)

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almerighi

La mia piccolezza

L’inconscio di stelle
in me alimenta
la fame di bellezza, l’arpa leggera
arroventa nel suono
l’ode straniera, nel sonno della sera
inargenta l’anima
la tristezza. Lenta lenta
la rima nel cuore s’accorcia, brilla
una nuvola
senza che la senta, nell’eternità
m’annienta
l’azzurro, nel sangue
s’addormenta. L’urlo
senza far rumore violenta
nel canto universale la dolcezza
dell’asprezza.

di Irene Rapelli, qui:

La mia piccolezza

*

IL PAESAGGIO

Il paesaggio stamattina allungava le braccia
e veniva a prendermi dalla finestra

voleva scuotere il respiro statico della notte
e farlo scivolare giù dove ci sono frammenti delle vite

e insolito come il silenzio assuma le vesti della natura
e borbotti e fischietti aprendo leggere fessure ai miei pensieri

i miei polmoni sono così pieni che vorrebbero uscire
e mescolarsi all’aria tenera che accarezza le viole

sono contenta e scrivo parole che non uccidono
loro si sono innamorate di un aquilone!

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LIMINA MUNDI

Nell’ambito della rubrica “Canto presente” oggi presentiamo la poesia di:

Marina Raccanelli

Isole sospese, io sono lì
nell’azzurro irreale oltre
la visibile linea liquefatta

sospese isole, io sono qui
sopra la sinuosa
serpentina di schiuma, scia
dietro il vivere

*

Cerco la goccia in fondo al mare
un piolo nel turbinare
dell’umanità disgregata –
cerco le latitudini strane
dei miei pensieri smagliati
i suoni dell’assurdo non percepito
il silenzio sordo del mondo
in fragile disgregazione –
cerco
l’incarnazione di Dio nel minuscolo
fiore, nell’unghietta di un bimbo
neonato, nel soffio dei venti astrali
e trovo te, illogico amore
ritornato bambino

*

Quando io morirò sarai nel sole
formica in fila sul bordo, zanzara
ubriaca in riflesso di palude
bombo pesante al petalo
del fiore

libellula in alone controluce
io ti vedrò vibrante nel vapore
dei soffioni a migliaia
che il vento sperde

dentro il buio
avrò palpebre
di luce

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Un interessante articolo di Papagena, tratta un argomento che mi sta molto a cuore

SCRITTI di PAPAGENA

 70 anni fa     10 febbraio 1947

Firma del Trattato di pace

Giorno del ricordo

Il 10 febbraio si rinnova la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

Ogni anno si ricordano, sempre fra le polemiche, il lungo esodo e la traumatica fine della comunità italiana che viveva al confine orientale, e della quale oggi rimane solo una minima traccia; in questa terribile vicenda hanno avuto un ruolo determinante i totalitarismi del Novecento, tutti, anche se i seguaci di ciascuna ideologia ne pesano diversamente le responsabilità.

Fra polemiche senza esclusione di colpi, aspre e per molti dolorose ed amare, finiscono dimenticate la lunga storia degli Italiani dell’Adriatico Orientale, le loro profonde radici in quelle terre e in quel mare e tutto quello che nei secoli hanno costruito, le…

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un racconto molto particolare…

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BUONA PASQUA

resurrezione

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