Farò la dieta del sonno
nel silenzio che mi dilava
aspetterò
nuove sillabe e parole nuove
mi farò piccola piccola
tanto lo sono già, dentro
per spiccare un fiore d’inverno
mi brucerò di freddo le dita
e goccerà sangue sulla neve –
che importa – dentro il tacere greve
di una mente sorpassata dai giorni
sboccerà un incipit, forse
di quale libro non so
Posts Tagged ‘fiore’
incipit
Posted in foto, poesia, tagged fiore, incipit, inverno, libro, parole, sangue, silenzio, sillabe, sonno on gennaio 14, 2018| 2 Comments »
campanula viola
Posted in foto, poesia, tagged alberi, boscaglie, campanula, danza, fiamme, fiore, ombra, prati, sentiero, sera, silenzio on aprile 18, 2016| 11 Comments »
Mi scioglie il cuore
una campanula viola
gentilmente
inclinata sullo stelo
la mia ombra la sfiora
mi stordiscono gli alberi
controluce e le verdi fiamme
dei prati…ed oscilla
in curva di danza sul bordo
del sentiero che scivola
tra boscaglie
e dirupi
la trasparenza sfrangiata
del minuscolo fiore
nel silenzio cangiante
della sera
cerco la goccia
Posted in foto, poesia, tagged amore, bambino, fiore, goccia, mare, pensieri, silenzio on dicembre 16, 2015| 6 Comments »
Cerco la goccia in fondo al mare
un piolo nel turbinare
dell’umanità disgregata –
cerco le latitudini strane
dei miei pensieri smagliati
i suoni dell’assurdo non percepito
il silenzio sordo del mondo
in fragile disgregazione –
cerco
l’incarnazione di Dio nel minuscolo
fiore, nell’unghietta di un bimbo
neonato, nel soffio dei venti astrali
e trovo te, illogico amore
ritornato bambino
L’imperfezione del fiore
Posted in foto, poesia, tagged fiore, imperfezione, pensieri on aprile 5, 2014| 7 Comments »
L’imperfezione del fiore svetta
nel giardino dei semplici, sui monti viola
fra pollini iridescenti – ai margini
dei miei pensieri
chi se ne importa
Posted in foto, poesia, tagged bambola, bandiere tibetane, campane, fiore on Maggio 31, 2013| Leave a Comment »
Rotolano campane
nel cielo lilla di ieri…
al mio piccolo fiore
non ancora sbocciato
alla vecchia bambola
che ha già vissuto la sua morte
un migliaio di volte –
alle bandiere sui sentieri di ghiaccio
alle divinità su leoni ghignanti
ai teschi d’oro pieni di offerte, agli zufoli d’ossa –
alle mie ore di polvere, ai minuti consunti graffiando
ogni sorta di morti residui dalla casa e dall’anima –
al sapore di vino e miele che affiora
dalle parole e nel coro – arcobaleno teso
fra un salmo e una tempesta: io dico
so che il vento mi sposta in continuazione
l’essenza più vera e la vera forma
lo so per certo, piccolo fiore
bambola vecchia, amore ricucito
ma la campana lilla ancora suona
collane di preghiere colorano il vento
se non so chi sono chi se ne importa