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Posts Tagged ‘fuoco’

Non esiste un linguaggio umano
per le saette di piombo e fuoco dal cielo
gli squarci nel cemento e nei corpi
per le anime nascoste a morire
sotto travi e macerie, lentamente

le città sono deserti di cenere
sotto l’occhio impassibile dei droni
palazzi sventrati sigillano esseri umani –
scantinati perduti senza pane
e neppure una goccia d’acqua

a milioni sono fuggiti
i passetti dei bimbi nella neve
con le loro tutine pulite –
in quel luogo, ora
è morta l’innocenza

ci si vergogna a considerare
che questo è stato
e in questo momento esiste:
un rosario perverso senza fine

neppure uno sarà dimenticato, dicono
ma chi conosce il nome
del vecchio, della madre, del soldato
smembrati nei sacchi grigi?
un calcolo a peso per i morti
a quintali nelle fosse –
le strade bruciano
disseminate di ferraglie
cavalli di frisia e stracci calcinati –
chi mai li potrà riconoscere
nominare ad uno ad uno
prima che sia l’Apocalisse
e gli Angeli terrificanti
non lascino scampo
a chi ha negato una goccia d’acqua
a chi ha torturato, stuprato, ucciso
nel segno di Caino?

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Non so chi fossi
né con chi parlavo –
nella mia assenza
plurime sottrazioni

(voci lontane, nel tempo e nello spazio
risorgeremo un giorno, dicono
saremo ancora carne e sangue
saremo insieme, purificati)

Dentro questi
orizzonti di fuoco e ghiaccio sciolto
tutto sembra cadere nel
precipizio
sbriciolarsi nel nulla –
io m’illudo soltanto
di tramonti
fili d’erba e sorrisi di bambini –
poi, galassie e distanze siderali
dove risuona ancora il tutto

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picasso

Opzione contro il disordine: il mondo
lo spingo appena un po’ di lato
sfumo le strade mentre
sgranocchio odori e suoni in sottrazione
distratta – splendono ovunque, lo so
rose di fuoco, crollano le giunture
i saperi sono sfatti – io me la cavo
assorbendo il colore del blu Picasso
il rosso dei papaveri a lato delle rotaie
mentre digrada il caos in sfumature
e l’incantata sfera dei pollini nevica
sul prato verde

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