Basta che io non veda, e mi consolo –
mi fluisce la musica barocca
marmellata e velluto nella mente
ecco, allora non penso e non divago
tra colpevoli assilli e dubbi atroci –
basta che senta il suono del violino
lo accompagna un sassofono suadente
la sigillata grazia del suono
controlla panico e fughe:
guardo incresparsi, viva, la laguna
ed il vento frizzante con gabbiani
ora il male del mondo intero
e gli strazi privati sono in pausa