C’è sempre un procedere a ritroso
laghi e fiumi, pianure
qui si perde l’ultima luce –
cadono dai rami silenziose parole
le stacchi come frutta
spesso procedi a sbalzi
storditi sul tempo vuoto –
nel ventre notturno filtrano voci
guardi in alto, qualcuno sparge
folate improvvise di stelle
nello spazio deserto un cuore bussa