Me ne vado, sì me ne vado
dopo tanto dire dare non fare
e queste lunghissime sospensioni
del tempo fra un gesto e l’altro
dopo tutti gli svuotamenti
di significato per tornare a vivere
altri cantano suonano
lottano per amore o per odio, sicuri
io vado dove tu non sai
e ascolto la risacca del mondo
i ricordi inghiottiti
il ronzio che mi preme ai bordi
vado per restarmi dentro, nel bilico –
camminando su ponti tibetani
sorriderò con la forza leggera
di un sorriso non mio