a mio padre
Un argomento quasi sconosciuto al grande pubblico riguarda gli IMI, gli Internati Militari Italiani: si tratta dei soldati e degli ufficiali fatti prigionieri dai tedeschi dopo l’8 settembre, forse 800.000 (le cifre sono indicative).
Tolti da questo numero i numerosi morti, uccisi o per stenti, agli altri fu proposto di combattere o collaborare in altri modi con la R.S.I. o con il Reich: circa 600.000 si rifiutarono e furono internati nei lager senza la qualifica di “prigionieri di guerra” e i relativi diritti, come quello all’aiuto da parte della Croce Rossa. Furono perlopiù fatti lavorare nell’industria tedesca e per questo al loro ritorno in patria sospettati di collaborazionismo; inoltre facevano parte dell’esercito che aveva combattuto al fianco dei tedeschi, e rappresentavano l’alleanza sbagliata e la sconfitta militare, quello che l’Italia nel dopoguerra non voleva vedere.
In questi brani ho cercato di riassumere le loro tragiche vicende con l’aiuto di saggi italiani e tedeschi e di testi di memorialistica.
https://scrittidipapagena.wordpress.com/imi-internati-militari-italiani/
https://scrittidipapagena.wordpress.com/imi-il-crollo-della-germania-e-il-ritorno/
https://scrittidipapagena.wordpress.com/imi-considerazioni-finali/
https://scrittidipapagena.wordpress.com/imi-materiali-vari/
https://scrittidipapagena.wordpress.com/imi-bibliografia/
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