
Lentamente mi sfilo dal tempo
giorno dopo giorno
dal margine e dal centro
lentamente mi scorrono ai lati
invisibili giorni: l’inconsistenza
di ciò ch’è stato
ancora si sfalda – ieri
era neve, silenzioso bagliore, oggi
si accende il petalo della tua bocca, e già
più non mi sei vicino
Bellissima alternanza di silenzi e accenti, di speranze e lontananze, di ombre e di luci, ma rimane quel fascino che le parole portano per far vibrare l’anima e accarezzarci lo stesso. Molto bella!
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Mi sono goduta il tuo commento come il suono di un violoncello (sto ascoltando “via dei matti ” , e c’era una bravissima violoncellista). Grazie di cuore
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Bellissima, tristissima, forse rassegnata. Ma io la leggo insieme alla successiva, perché il brutto e il male non può essere ciò che ci definisce. Dico meglio: perché il male non ci definisce, di fatto.
Continui con le tue parole a farmi vedere meglio me stessa. Grazie.
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