Facciamo finta che questo mondo
sia il mondo di prima
che questa casa
sia la stessa da cinquant’anni
facciamo finta che io
sia la stessa persona di sempre –
anzi, ch’io sia me stessa
e sia una persona – non cento pezzi
mischiati, centrifugati
sì, facciamo finta che tu sia tu
che io ti conosca come tu, forse,
credi di conoscere me – compresi
angoli oscuri, parole e silenzi
pure, i nostri corpi si attirano
nella desolazione di un mondo
di urla e spari, di fango e bombe
menzogne e morte