La notte ha densi blocchi
si centrifuga il buio con la luce
in pazze schegge
non è giorno né notte in sospensione
con il corpo la mente affonda
navigare di cocci del passato…
corre il bimbo, pura felicità
la morte è un sospiro –
il nero è intenso rifiuto
di ciò ch’è stato
e non doveva
ti leggo malinconica soprattutto in quel “navigare di cocci…”. Qualcuno diceva che noi siamo viaggiatori nella tempesta, io aggiungo che sebbene in tempesta dovremmo continuare a viaggiare, lottare come capitani di av-ventura, spavaldi e intrepidi. Così come ogni goccia, che sa bene di dover diventare mar, anche noi esistiamo per essere un giorno immensità. Un caro abbraccio Marina.
"Mi piace"Piace a 1 persona
infatti, Rosario, anche se malinconica più spesso che allegra, continuo a viaggiare…sperimentando il buono che trovo nel mio cammino, cercando esperienze nuove, perchè non è mai “troppo tardi”, per banale che sia dirlo…ti ringrazio per la tua partecipazione:-)
"Mi piace""Mi piace"
Le immagini sono indovinate, soprattutto quelle della notte e del buio; e si sente la contrapposizione fra la felicità – passata? di te bambina? – e il nero come rifiuto di parti della vita vissute come sbagliate, sfortunate.
"Mi piace"Piace a 1 persona
grazie per l’apprezzamento…in realtà l’immagine del bimbo è ispirata a un fatto contemporaneo, e questo bambino è il futuro, la vita che rinasce dopo la morte, ma certo un ricordo intimo della felicità che tutti abbiamo avuto da bambini è sottinteso
"Mi piace""Mi piace"