
Vivo in un purgatorio
di pozzanghere e pietre lucenti
l’aria, è nebbia e vapore
l’acqua torbidamente scivola
dentro mura sbarrate, anime spente
invisibili corpi attendono
in questo limbo di piogge ostinate
fluttua il canale intorno ai pali
e le barche legate sbattono
in dondolante inquietudine
Aldo Vianello è morto
le sue parole accecanti sono disseminate
sulle pietre, dietro le fondamenta
della Misericordia, sotto portici oscuri
dentro i bistrot falliti, sui fogli
fittamente graffiati dalla penna
Aldo Vianello, poeta veneziano, che ho avuto l’onore di conoscere, è mancato qualche giorno fa
Molto espressiva e commovente, mi fa sentire l’atmosfera di questo periodo a Venezia e il nostro comune stato d’animo.
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Grazie per il tuo commento. Ero sulle fondamenta degli Ormesini, c’era una pioggia sottile e insistente quando ho pensato i primi versi; poi mi è venuta in mente la notizia della morte di Aldo Vianello, poeta che ho conosciuto ai suoi esordi, allora andavo ancora all’università. Poi ho rivisto Aldo, saltuariamente, lungo queste fondamenta, o sulla strada nova.
Così ho saldato la mia malinconia con questo ricordo.
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