Faccio lo yoga dei pensieri
liscio i neuroni, metto in equilibrio
le sfere emozionali
muovo falangi in guisa di farfalle
sposto l’aria che mi circonda
con movimenti inarcati
galleggio nel suono della mia gola
questo non è giorno
corridoio sospeso nell’arcaico
di pensieri confusi in dissoluzione,
uno sfondo m’inquieta
di frontoni interrotti, giganti spezzati –
pure l’azzurro aperto si spalanca
su squarci di parole nuove
scrivo lo yoga dei versi
scartando impurità
ripulisco le scorie, m’improvviso
impiraperle di sillabe e suoni
chiusi nella più bianca carta
ne tengo un filo
resistente di fragili parole
in cammino non so
verso dove